Insonnia

Caratteristiche diagnostiche e sintomatiche, incidenza e costi sociali, rischi e cause

L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall’incapacità di dormire nonostante l’organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico.
Questo, di conseguenza, si associa ad un cattivo funzionamento diurno delle nostre attività con sintomi quali stanchezza, irritabilità, difficoltà di apprendimento, difficoltà di memoria e difficoltà generali nell’interessarsi alle attività quotidiane.
La polarità opposta all’insonnia è l’ipersonnia. Insieme fanno parte dei Disturbi cronici del Sonno costituendo la categoria delle Dissonie. Coloro che soffrono di insonnia lamentano di non essere in grado di prendere sonno, dormire pochissimo durante l’intera notte e di finire a girarsi e rigirarsi nel letto. Così facendo alterano il naturale ciclo del sonno che difficilmente può essere ripristinato.
Sotto il profilo diagnostico l’insonnia può essere classificata come transitoria, acuta, cronica.
Insonnia transitoria dura per poco tempo e piò essere causata da cambiamenti di vita.
Insonnia acuta dura da più di tre mesi. Insonnia cronica il disordine si è consolidato, si possono presentare periodi di depressione e si avverte un malessere generale. Inoltre è causata dalla presenza di altre patologie (O.S.A., R.L.S., etc…).
Sotto il profilo sintomatico si distinguono 3 tipi di insonnia

  1. Insonnia iniziale: difficoltà ad iniziare il Sonno
  2. Insonnia centrale: caratterizzata da frequenti risvegli durante la notte
  3. Insonnia terminale: caratterizzata da risveglio precoce rispetto all’orario previsto e incapacità continuare il sonno.

Inoltre, la mancanza di sonno può causare diversi disturbi e tra i più diffusi riportiamo:

  • un peggioramento del tono dell’umore che può arrivare a depressione,
  • un aumento del cortisolo,

questo ormone se mantenuto costantemente alto è l’ormone dello stress, induce a mangiare di più e a fare accumulare grasso addominale. Perdita di sonno e aumento di peso sono le condizioni per la comparsa della Sindrome metabolica:

  • rallentamento della tiroide e scompensi valori insulina aumento glicemia,
  • aumento rischio malattie tumorali,
  • aumento malattie cardiovascolari e cardiopatiche,
  • calo produttività fisica, mentale ed emotiva.

Allo stesso modo, dormire ma svegliarsi non riposati è un campanello d’allarme che deve indurre a pensare che ci sono disturbi interni o esterni a noi che ci impediscono di avere un sonno ristoratore.

Le cause dell’insonnia sono molteplici, ma le più comuni possono essere legate a:

  • scarsa esposizione diurna alla luce solare e una eccessiva esposizione a quella artificiale ha conseguenze negative sul sonno, naturale alternanza buio-luce permette di regolare la produzione di diversi ormoni che hanno un ruolo importante nel mantenimento dell’omeostasi: serotonina, melatonina, cortisolo. L’equilibrio di questi ormoni ci garantisce buonumore, vitalità e buon sonno.
  • uso di dispositivi tecnologici a luce blu, la luce blu di questi dispositivi induce il nostro corpo a produrre in quantità ormoni della veglia (cortisolo) e compromette il rilascio di melatonina.
  • bere troppi caffè nel pomeriggio – la caffeina presente nel caffè o nel the provoca uno squilibrio tra le fasi del sonno e stimola due ormoni anti-sonno: cortisolo e adrenalina. Quest’ultima, è l’ormone che il corpo produce quando si sente in pericolo e quindi attiva la modalità pericolo/attacco/fuga.
  • temperatura ambientale inadatta – il sonno è legato ai meccanismi di termoregolazione; la temperatura corporea è in media 37°C. Quando si va a letto il corpo abbassa automaticamente la sua temperatura e questo ci aiuta a prendere sonno. Ma se il nostro ambiente esterno ha una temperatura inadeguata faremo fatica ad addormentarci. La temperatura esterna ideale per godere di un buon sonno è fra i 18 /22°C.
  • andare a letto troppo tardi – l’orario migliore per andare a dormire è quello delle 22. Infatti, tra le 22 e le 2 di notte vengono prodotti gli ormoni principali.
  • errata alimentazione – quello che mangiamo incide sulla qualità del nostro sonno, in particolare la salute del nostro intestino e la cura della flora batterica sonno connessi alla qualità della nostra salute compreso il sonno.

CONSIGLI PER DORMIRE BENE:

  • stare durante la notte il più possibile al buio
  • fare attività rilassanti la sera perchè conciliano il sonno
  • non cenare troppo tardi
  • profumare la stanza dove si dorme con olii essenziali
  • fare groundig per ridurre cariche e tensioni infiammatorie che si accumulano durante il giorno
  • usare un filtro per la luce blu
  • fare uso sotto il consiglio medico di integratori alimentari